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Salute mentale e contesto lavorativo

Rischi e contromisure per tutelare il proprio equilibrio psicofisico

Il 10 ottobre 2022 si celebra la giornata mondiale della salute mentale. Un giorno importante che sottolinea il ruolo fondamentale del benessere psicologico nella vita dei cittadini di ogni nazione e paese. Ogni anno, infatti, l’incidenza dei disturbi mentali aumenta sempre di più a causa di numerosi fattori, tra i quali la ben conosciuta pandemia e ora il l’ombra del conflitto mondiale. 

Come abbiamo sottolineato in articoli precedenti, ogni evento di grande portata mondiale lascia dietro di sé pesanti conseguenze tanto fisiche che mentali.

L’essere umano, inteso come individuo psicofisico, viene sempre colpito ad un duplice livello. Un esempio calzante è la pandemic fatigue, definita dall’OMS nel Policy framework for supporting pandemic prevention and management come una graduale perdita di motivazione a seguire le condotte comportamentali protettive e igieniche, a causa delle importanti mutazioni contestuali subite. 

A sintomi simili, ovviamente, si affiancano le sfortunatamente sempre presenti ansia per il futuro e depressione. Ad intersecarsi, come al solito, sono vita personale e lavorativa. Si, perché la guerra e i continui cambiamenti politici non permettono alle persone di vivere in equilibrio.

La prevenzione del disagio psicologico in ogni sua forma è però possibile grazie allo sforzo di numerosi professionisti che offrono ogni giorno supporto a centinaia di persone. 

Così oggi, nella giornata mondiale della salute mentale, noi di HelpMeOut vogliamo raccogliere le evidenze scientifiche a supporto dell’importanza della salute psicologica sul luogo di lavoro, a maggior ragione nel contesto socioeconomico che stiamo vivendo.

 

 

Salute mentale e contesto lavorativo: i rischi maggiori

Contesto professionale e vita privata vengono spesso percepiti come due linee parallele che, muovendosi nella medesima direzione, non si intersecano mai né dovrebbero farlo. La realtà è però differente. Il vissuto professionale fa parte della vita degli individui ed è in grado di influenzare pesantemente il contesto personale. 

Per questo motivo ogni azienda dovrebbe considerare la salute mentale come un fattore imprescindibile per creare un ambiente di lavoro accogliente e, perché no, ottenere risultati migliori in termini di performance. Un lavoratore che si sente coinvolto nei progetti e nei piani dell’organizzazione per la quale lavora sarà motivato a dare il massimo. 

Al contrario, verranno meno risultati e benessere contestuale.

Vivere una situazione poco stimolante è deleterio e porta ad insoddisfazione, ansia legata al futuro o ancor peggio a stati depressivi. La persona, senza gli strumenti o il supporto di professionisti qualificati, potrebbe peggiorare sempre di più, assentandosi dal luogo di lavoro. 

E la scienza supporta fortemente tali teorie. Nella ricerca di Donald e colleghi del 2005, svolta su un campione di 16.000 persone, il benessere psicologico è stato messo al primo posto come fattore predittivo della performance lavorativa.

In più, il mancato prendersi cura del benessere psicologico di dipendenti e collaboratori pone dinanzi ad una verità oggettiva: il vertiginoso aumento dei costi da sostenere. 

La ricerca di Patrizia Berto e colleghi non lascia scampo all’immaginazione: la depressione rappresenta una delle patologie che incidono maggiormente sull’assenteismo dal lavoro, comportando la perdita di ingenti risorse economiche. 

Per non parlare poi delle insidie attribuibili alla sindrome del Burnout: un vero e proprio esaurimento che avviene quando la persona percepisce gli obiettivi preposti come troppo pesanti, impossibili da raggiungere.

L’uomo ha la tendenza a dimenticare. Non è cattiveria, ma dato di fatto: siamo cognitivamente limitati. Esistono certi concetti, tuttavia, che non dovrebbero essere relegati all’oblio. Oggi si festeggia la giornata nazionale della salute mentale… ma domani? 

Come abbiamo affermato all’inizio dell’articolo, i lavoratori necessitano di un supporto attivo e costante nel tempo. Un’informazione che non andrebbe dimenticata per nessun motivo.

Viste le numerose problematiche e rischi potenziali fino a qui elencati, quale potrebbe essere il miglior modo di gestire una situazione così complicata? 

Come sempre, per risolvere i problemi, occorre rivolgersi a professionisti.

 

 

HelpMeOut come partner aziendale

Lo ripetiamo – e lo sentiamo ripetere – sempre più spesso: le aziende sono fatte di persone. Non c’è nulla di più vero, soprattutto in una giornata come oggi che dovrebbe innalzare e festeggiare la salute mentale. 

Essere consapevoli che le persone possano soffrire di disagio psicologico è un obbligo. Secondo una ricerca del 2022 svolta dall’APA (American Psychology Association) l’ottanta percento degli intervistati (si parla di un campione totale di 2000 persone) sceglierebbe un ambiente lavorativo attento alla salute mentale rispetto ad ambienti che tendono a trascurarla, indipendentemente da retribuzione o status sociale legato al ruolo.

A questi lavoratori è stato chiesto quale tra una ricca lista di supporti possibili avrebbero preferito avere a disposizione. 

Il risultato? Maggiormente richiesti sarebbero orari di lavori flessibili ed una cultura aziendale che rispetti gli spazi personali e professionali dei dipendenti. 

Tali risultati sottolineano l’importanza percepita della salute mentale, e di quanto dipendenti e collaboratori cerchino conferme in tal senso. E certo, rispettare la privacy e gli spazi delle persone al lavoro è fondamentale. 

A volte, però occorre andare oltre e fornire il supporto psicologico erogato da professionisti. Si, perché un altro è il dato allarmante che esce dalla ricerca citata: il 39% degli intervistati afferma che il luogo di lavoro influirebbe negativamente sulla propria salute mentale.

Avere al proprio fianco un partner qualificato, in grado di fornire un supporto psicologico professionalizzante si configura quindi come fondamentale. 

A maggior ragione se, come vediamo ogni giorno, a mettere in difficoltà le persone sono in primis le condizioni di vita dovute al contesto pandemico e bellicoso. 

Noi di HelpMeOut siamo una realtà giovane e professionale, che si pone come partner affidabile al fianco delle aziende che percepiscono il benessere mentale dei loro dipendenti come prioritario. Offriamo piani personalizzati, garantendo il massimo rispetto della Privacy, un team numerosi di terapisti altamente qualificati, e un servizio di alto livello interamente online.

Il nostro team di terapisti si mette in gioco costantemente, fornendo ogni giorno supporto al benessere mentale dei lavoratori di molteplici realtà. Per saperne di più, visita la pagina dedicata al supporto aziendale, o contattaci direttamente alla mail hello@helpmeout.it.

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