I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)

Possiamo definire l’apprendimento come un processo mediante cui l’esperienza, incidendo sulla mente, modifica il nostro comportamento. La capacità di apprendere permette ad ognuno di noi di imparare qualcosa di nuovo da qualsiasi contesto della vita. La vita, non solo scolastica, di chi ha un Disturbo Specifico dell’Apprendimento può essere difficile e complessa. Le problematiche sono sempre diverse, non solo a seconda del disturbo, ma varia anche in base all’età, alla classe che frequenta. Tali disturbi si verificano nell’ambito dei diversi cicli, più il bambino va avanti negli anni scolastici, più le problematiche crescono con lui.

La caratteristica peculiare di questi disturbi è la “specificità”, ossia il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità indispensabile per l’apprendimento. I disturbi dell’apprendimento sono disturbi neurologici che riguardano quindi solo specifiche aree di apprendimento e NON compromettono il funzionamento intellettivo generale. Essi possono essere definiti come una caratteristica individuale.

Con il termine Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento ci si riferisce ai solo disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare ai disturbi:

1. Della Lettura (Dislessia)
2. Della Scrittura (Disortografia, Disgrafia)
3. Del Calcolo (Discalculia)

Disturbi specifici dell’apprendimento nei bambini: “Dislessia”

La dislessia è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. All’inizio del percorso scolastico il bambino ha difficoltà a riconoscere le lettere dell’alfabeto, fatica a mettere insieme le sillabe delle parole, può leggere bene ma molto lentamente oppure non comprende quello che legge. Il rapporto con la lettura non è consolidato, ma forzato e difficoltoso.

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Disturbi specifici dell’apprendimento: Disortografia e Disgrafia

La Disortografia consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto da un punto di vista ortografico. Il bambino presenta una difficoltà nell’applicare le regole di conversione dal suono alla parola scritta e quindi a riconoscere i suoni che compongono la parola e a individuare il corretto ordine con cui questi elementi si compongono.

La Disgrafia riguarda la componente esecutiva, grafo-motoria (scrittura poco leggibile); si riferisce alla difficoltà di scrivere in modo fluido, veloce ed efficace. Il bambino può presentare una cattiva impugnatura della penna o matita, poca capacità di utilizzare lo spazio nel foglio.

Il bambino scrive lentamente, oppure non riesca a scrivere in Corsivo. Può accadere che il bambino scriva in modo chiaro e leggibile ma con molta fatica, segnalando dolore alle mani ed ai polsi e procedendo molto lentamente. Anche in questo caso, il bambino non ha raggiunto un livello di naturalezza nello scrivere.

       

Discalculia nei bambini

La Discalculia riguarda la difficoltà a comprendere ed operare con i numeri, il bambino presenta difficoltà nei meccanismi di quantificazione, seriazione, comparazione, capire il valore posizionale delle cifre, associazione numero- quantità, eseguire calcoli a mente; nella lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri e nel di calcolo.

Molto spesso i disturbi dell’apprendimento si accompagnano a specifici atteggiamenti, ovvero, il bambino fatica ad acquisire autonomia nel ricordare gli impegni scolastici, a tenere aggiornato il diario, fatica a tenere in ordine il materiale scolastiche e ha molte dimenticanza. Durante le lezioni si distrae facilmente, appare stanco e tende ad evitare le situazioni in cui bisogna mostrare le proprie capacità. Vengono spesso definiti come svogliati ma tale atteggiamento nasconde un sottostante senso di inadeguatezza al momento di richieste scolastiche di fronte ai compagni. Si stanca presto, si distrae, commette errori e si sente costantemente in difficoltà

Solitamente sono le maestre durante le attività scolastiche ad avvertire i disagi nel bambino, riportando questi atteggiamenti e le difficoltà scolastiche.

Di fondamentale importanza in questi casi, è che la diagnosi sia tempestiva, in modo tale che siano attivati tutti gli aiuti indispensabili e permetta la pianificazione di strategie che possano potenziare le abilità carenti.

La diagnosi di un DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento nei bambini

Se pensi che tuo figlio possa avere un DSA o i suoi insegnanti ti hanno segnalato una difficoltà specifica sarà necessario programmare un confronto con la scuola, in modo da creare una collaborazione e trovare strategie di potenziamento più adattive.
Una volta che la scuola riceverà una diagnosi di DSA potrà redigere il Piano Didattico Personalizzato (PDP), ossia un progetto ad hoc per i bambini in cui vengono riportate le strategie e gli strumenti compensativi e dispensativi da usare per sostenere l’apprendimento

È importante sottolineare che la diagnosi non può essere rilasciata da un professionista qualsiasi. La Legge 170/2010 indica nel Servizio Pubblico la risorsa cui fare riferimento attraverso le Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) oppure ci si può rivolgere anche a Enti accreditati.

Le indicazioni utilizzate per la didattica rivolta ad alunni DSA sono riconosciute come un approccio inclusivo verso tutti gli alunni. Tanto più riconosciamo che non si tratta di diversificare ma di strategie volte ad unire e a dare ad ogni alunno l’opportunità di apprendere e vivere la scuola non con disagio, ma come occasione di riconoscimento delle proprie risorse e dei propri limiti.

Scritto da:
Dottoressa Danila Ranieri