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Autostima in età evolutiva

Come favorire un valore di sè positivo in famiglia e nel contesto scolastico?

Acquisire un buon livello di autostima in età evolutiva è un risultato non semplice da raggiungere; l’autostima infatti è un costrutto in continuo sviluppo, si genera nei bambini a partire dai primi anni di vita e crescerà nel tempo in base al valore che ogni soggetto attribuisce a se stesso.

Il modo in cui definiamo noi stessi influenza enormemente le nostre motivazioni, i nostri atteggiamenti e il nostro comportamento. La costruzione ed il consolidamento dell’autostima è influenzata da diversi fattori di natura personale, relazionale, sociale e culturale.

Un legame profondo e amorevole durante la prima infanzia è una base fondamentale per la formazione dell’autostima. Questo tipo di legame non riguarda esclusivamente un genitore ma può realizzarsi anche con un’altra figura di riferimento (nonni, tata, zii…).

Un legame può essere definito profondo quando: il bambino si sente apprezzato e mai giudicato; viene consolato e calmato quando manifesta disagio; si sente accettato così com’è, non deve nascondere nessuna delle sue emozioni per essere accettato e si sente al sicuro.

Le cause principali della bassa autostima in età evolutiva

I bambini con bassa autostima sono coloro che ritengono di non essere degni d’amore. Possono aver sperimentato un vissuto di deprivazione affettiva o trascuratezza in famiglie problematiche o in famiglie dove l’affetto non viene espresso in modo caldo ed accogliente, o esperienze che fanno pensare al bambino di essere sbagliato o di non meritare affetto.

I sintomi e le manifestazioni comportamentali da notare della bassa autostima in età evolutiva:

La bassa autostima in età evolutiva si manifesta con atteggiamenti di chiusura, evitamento di compiti ed attività impegnative per paura di sbagliare, tono di voce basso e tendenza a considerare ogni minimo errore come un fallimento totale. Possono esservi forme psicosomatiche quali disturbi gastrointestinali, cefalee, disturbi di conversione, alterazioni del controllo sfinterico e sintomi della sfera alimentare.

Un Circolo vizioso

La bassa autostima porta ad un circolo vizioso, la svalutazione di sè e delle proprie risorse porta il bambino a crearsi delle aspettative negative sui compiti che dovrà affrontare, condizionandolo nel pensiero e nei comportamenti e causando inevitabilmente il fallimento.

La bassa autostima influenza basse aspettative di riuscita e innesca una riduzione dell’impegno, determinando un’elevata possibilità di insuccesso. Questo processo rinforza il pensiero iniziale e le condotte di evitamento, favorendo lo stabilizzarsi di una bassa autostima.

Come favorire un valore di sé positivo in famiglia?

Se l’autostima dipende da cosa l’individuo pensa di se stesso, il modo migliore per incrementare l’autostima è cambiare modo di pensare e vivere esperienze positive di efficacia. Nello specifico è bene prestare attenzione: ai successi, all’autoefficacia, all’accettazione da parte del gruppo dei pari e alla soddisfazione nel raggiungere degli obiettivi.

È importante insegnare ai bambini a riconoscere le loro abilità e ad individuare i loro limiti, sottolineando e rinforzando positivamente i loro successi e stimolando l’espressione emotiva.

Il genitore o l’adulto di riferimento potrebbe dare frequenti incoraggiamenti positivi, aiutare il bambino a tollerare le frustrazioni, rivolgere più apprezzamenti che critiche e rivolgere solo critiche costruttive.

10 Consigli per i genitori e per le figure di riferimento per favorire l’autostima in famiglia:

  1. Ascoltare senza giudicare;
  2. Sostenere e supportare in ogni situazione;
  3. Dimostrare affetto e empatia per i suoi stati d’animo;
  4. Avere fiducia in lui e credere nelle sue potenzialità;
  5. Riconoscere gli sforzi fatti per raggiungere un obiettivo, anche se il risultato non è ottimale;
  6. Risolvere i problemi insieme;
  7. Sollecitare la presa di decisione;
  8. Consentirgli di sbagliare e imparare dai propri errori, senza sostituirsi a lui;
  9. Mostrare che anche l’adulto può sbagliare e tollerare l’errore;
  10. Evitare i confronti.

Come far crescere l’autostima dei bambini a scuola?

Gli insegnanti e le figure educative rivestono un ruolo molto importante per la costruzione dell’autostima dei bambini. A livello relazionale è importante che gli insegnanti costruiscano una relazione positiva e di fiducia con l’alunno, sottolineando le sue capacità, i suoi punti di forza, garantendo un’attenzione al suo stato emotivo, in modo da ridurre l’ansia relativa alle prestazioni scolastiche, incrementando la sua autostima e il successo formativo ed educativo.

10 Consigli per gli insegnanti o gli educatori per favorire l’autostima nel contesto scolastico:

  1. Ascoltare e dimostrare interesse per ciascun bambino;
  2. Incoraggiare l’espressione di sentimenti ed emozioni;
  3. Proporre attività che abbiano un significato, che richiedano impegno, ma che possano essere realizzate;
  4. Valorizzare il processo, l’impegno e la motivazione, non solo il risultato finale;
  5. Scrivere commenti incoraggianti sul quaderno dell’alunno;
  6. Riconoscere le capacità e potenzialità degli alunni e renderli consapevoli dei punti di debolezza;
  7. Ricordare i successi e gli obiettivi raggiunti;
  8. Evitare i confronti;
  9. Qualora vi sia un comportamento scorretto, far riflettere il bambino sullo stesso, la critica o osservazione deve essere sul comportamento o azione, non generalizzato alla persona;
  10. Favorire un clima di cooperazione, collaborazione e accettazione delle difficoltà di ognuno all’interno della classe.

Trattamento per incrementare l’autostima in età evolutiva

Qualora il livello di autostima compromettesse la quotidianità del minore sarebbe importante rivolgersi a un professionista. Una buona terapia può dare voce al bambino, garantire un buon ascolto e uno sguardo che lo valorizzi, con profondi effetti sull’autostima.

Il bambino può acquisire una buona valorizzazione di sé, fiducia nella propria capacità di superare le difficoltà e nella possibilità di conseguire un buon livello di successo come conseguenza dei propri sforzi e infine sufficiente assertività nell’affermare le proprie preferenze e i propri diritti.

Coloro che hanno fiducia in sé stessi riusciranno meglio a gestire i conflitti e a resistere alla pressione da parte dei pari.
Una buona autostima è la migliore protezione contro le sfide che attendono il bambino.

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